Shushtar (Shūshtar)
Shūshtar è il capoluogo dello shahrestān di Shushtar, circoscrizione Centrale, nella provincia del Khūzestān. Aveva nel 2006 una popolazione di 94.124 abitanti.
Shushtar (il cui nome significa "maggiore di Shush") era un'antica cittadella fortificata. In periodo elamita era conosciuta con il nome di Adamdun e in periodo achemenide si chiamava Šurkutir. In era sasanide era un'isola sul fiume Karun, scelta come capitale estiva dell'Impero. Il fiume fu canalizzato per formare un fosso intorno alla città mentre si costruirono ponti in corrispondenza delle porte principali. Quando Sapore I sconfisse l'imperatore romano Valeriano, ordinò ai soldati fatti prigionieri di costruire un grande ponte e una diga lunga 550 metri, nota come Band-e Qayṣar ("Ponte di Cesare").
La città fu conquistata dagli Arabi musulmani di al-Barāʾ ibn Mālik all'epoca del califfato di ʿUmar b. al-Khaṭṭāb.
In età omayyade fu roccaforte kharigita, fin quando fu assoggettata dal Wālī d'Iraq, al-Ḥajjāj b. Yūsuf.
In età abbaside risentì abbastanza positivamente della relativa vicinanza con Baghdad e un quartiere della capitale califfale era noto come Maḥallat al-Tūstariyyīn (Luogo degli abitanti di Tūstar), perché abitato prevalentemente da commercianti e da funzionari statali provenienti dal Khuzistan.
Conquistata da Tamerlano, rimase sotto controllo timuride fino al 1514. Cadde poi sotto controllo safavide.
A metà del XIX secolo si contava in città un consistente numero di famiglie mandee.
Shushtar (il cui nome significa "maggiore di Shush") era un'antica cittadella fortificata. In periodo elamita era conosciuta con il nome di Adamdun e in periodo achemenide si chiamava Šurkutir. In era sasanide era un'isola sul fiume Karun, scelta come capitale estiva dell'Impero. Il fiume fu canalizzato per formare un fosso intorno alla città mentre si costruirono ponti in corrispondenza delle porte principali. Quando Sapore I sconfisse l'imperatore romano Valeriano, ordinò ai soldati fatti prigionieri di costruire un grande ponte e una diga lunga 550 metri, nota come Band-e Qayṣar ("Ponte di Cesare").
La città fu conquistata dagli Arabi musulmani di al-Barāʾ ibn Mālik all'epoca del califfato di ʿUmar b. al-Khaṭṭāb.
In età omayyade fu roccaforte kharigita, fin quando fu assoggettata dal Wālī d'Iraq, al-Ḥajjāj b. Yūsuf.
In età abbaside risentì abbastanza positivamente della relativa vicinanza con Baghdad e un quartiere della capitale califfale era noto come Maḥallat al-Tūstariyyīn (Luogo degli abitanti di Tūstar), perché abitato prevalentemente da commercianti e da funzionari statali provenienti dal Khuzistan.
Conquistata da Tamerlano, rimase sotto controllo timuride fino al 1514. Cadde poi sotto controllo safavide.
A metà del XIX secolo si contava in città un consistente numero di famiglie mandee.
Mappa - Shushtar (Shūshtar)
Mappa
Paese (geografia) - Iran
Bandiera dell'Iran |
Fino al 1935, l'Iran era noto in Occidente come Persia, patria di una delle più antiche civiltà del mondo. La prima dinastia iranica fu quella di Elam del 2800 a.C., anche se furono i Medi ad unificare il territorio dell'Iran soltanto nel 625 a.C. Nel 550 a.C. il regno fu sotto il controllo degli Achemenidi, per poi essere annesso da Alessandro Magno nel 334 a.C. al suo Impero, con la sconfitta dell'ultimo re achemenide Dario III di Persia nelle battaglie di Isso (333 a.C.) e di Gaugamela (331 a.C.) Alla morte di Alessandro, l'Impero macedone venne spartito tra i suoi generali, i Diadochi ("successori"), e la Persia passò nelle mani dei Seleucidi. Successivamente, l'Iran fu inglobato nel regno dei Parti nel II secolo a.C., e dal 224 d.C. fino al 651 finì nelle mani dei Sasanidi, i quali crollarono a loro volta sotto i colpi degli arabi musulmani, che avevano avviato nel 633 la conquista islamica della Persia.
Valuta / Linguaggio
ISO | Valuta | Simbolo | Cifra significativa |
---|---|---|---|
IRR | Riyal iraniano (Iranian rial) | ï·¼ | 2 |
ISO | Linguaggio |
---|---|
KU | Lingua curda (Kurdish language) |
FA | Lingua persiana (Persian language) |